giovedì 21 agosto 2014

34 XX1, arrivato, montato e testato.

Grazie al cielo dopo un attesa pari a quelle di una gestante è arrivato il famoso 34 che oramai tutta la città dava per disperso e sul quale anche le agenzie londinesi accettavano scommesse ....

Il racconto sarà lungo e dunque mettetevi comodi , birra gelata in mano , sigaro , ed allontanate per alcuni minuti mogli, amanti, escort e così via, perché qua si parla di cose che scottano!!

Che la pedalata con il 32 fosse una "cacata" me ne ero reso conto soprattutto nelle due gare disputate questa estate nelle quali ho rimediato un paio di brutte figure memorabili non di certo imputabili solamente alla mia scarsa condizione del periodo che ovviamente ha avuto la sua componente di colpevolezza, ma che non è stata la sola causa delle debacle.
Infatti, se in un primo momento la corona mi è parsa quantomeno "normale", con il crescere della condizione ho cominciato ad andare sempre più piano procedendo come un cane che si morde la coda e con la sensazione di andare sempre con le "ridotte" bruciano tante energie, facendo tanti giri, ma senza mai avere una pedalata con una bella "resa" che facesse procedere la bici in avanti con decisione, un po' come un fuoristrada con le ridotte inserite : tanta potenza, tanti giri ma nessuna velocità ....
Da queste analisi e dalla consapevolezza di aver pedalato in passato con successo in configurazione 36 anteriore ed 11-36 posteriore ho deciso di provare la carta "34" ,anche per avere un minimo di luce tra corona e fodero posteriore che con la "padella" sarebbe di un solo millimetro e dunque molto rischioso per il telaio, cercando di porre rimedio alle pessime sensazioni ed alle insipide pedalate degli ultimi periodi.
Il monocorona è un sistema moderno di pedalata, e nulla valgono le razionali tabelle comparative che indicherebbero ridicoli coroncine per avere un "range" giusto per la matematica, il mono è diverso , serve potenza esplosività cuore e polmoni che mal si sposano a questa soluzione tarpando le ali alle situazioni adatte a questa splendida soluzione che come vi indicherò dopo chiama rapporti ben più duri di quello che si possa pensare di poter "tirare".
Oggi con il 34 mi è subito sembrato di fare meno fatica sentendo la bici volare via e le gambe girare come un mulinex con un rapporto sempre giusto ed in "tiro" facendo venire meno la sensazione di rampichino che tanto odio e che davvero poco rende soprattuto quando la salita si inerpica e la bici richiede esplosività che con soluzione "mini" viene meno mentre con corona "maxi" ben si sposa donando una resa eccezionale e ben diversa da ciò che direbbero i libri.
Inutile nasconderlo , la bici è migliorata tantissimo ed oggi in condizioni pressoché normali mi ha permesso di essere molto più incisivo veloce e sicuro in tutte le situazioni facendomi tornare il sorriso ed il piacere di pedalare con nuova fiducia in me stesso con la consapevolezza di essere tra i pochi che viaggiano "controcorrente" con questa soluzione che sulla carta chiamerebbe in caso di scarse performance di diminuire la dentatura, e che invece all atto pratico risulta essere il contrario.
Inutile aggiungere che una prova è sempre la soluzione migliore, ma credetemi e fatevi prestare una corona "azzardata" e provate...potreste essere grati a quel blogger un po' pazzo che tante ne pensa e 100 ne fa.....
Per la cronaca oltretutto, senza nemmeno provarci, a casa controllando strava ho notato alcuni miei record personali fatti oggi sui soliti percorsi di sempre a conferma che non solo le sensazioni erano giuste, ma anche i tempi confermano la giusta direzione presa.

P.S. Della serie i test non finiscono mai : ho già in mente un 36..... Ma questa è un altra storia.... Buonanotte.


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