martedì 27 gennaio 2015

Strava , non sempre "sincero".

Strava è una delle applicazioni per smartphone più utilizzata dai ciclisti, rende l'esperienza sempre stimolante e non lascia spazio ad allenamenti blandi tenendoci sempre sotto pressione alla ricerca di qualche "KOM".
Purtroppo però , soprattutto in Mtb, quando la "traccia", magari di un circuito, è molto vicina ad un altro sentiero, la possibilità di errore esiste, e dunque magari risulta essere penalizzati per aver compiuto inavvertitamente la strada più lunga.
Ovviamente non è la morte di nessuno, perché a mio avviso lo strumento va visto ai fini personali lasciando perdere sfide "impossibili" che potrebbero innescare fenomeni non voluti e magari pericolosi superamenti del limite, soprattutto in discesa.
Io sinceramente sono oramai "strava dipendente" per avere un ottimo strumento di monitoraggio dei chilometri ed una sorta di diario di bordo sul quale annotare magari il cambio di catena, quello delle pastiglie, e cosi via, regolando di conseguenza la manutenzione monitorando ciò che mi serve.
Non nego che i Record siano piacevoli, ma preferisco utilizzarlo per vedere i miei progressi, e per questo funziona molto bene, addirittura a breve potrei anche acquistare la fascia cardio compatibile per rendere l'esperienza ancora più completa.

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