Trasferimento di buon ora questa mattina con una veloce traversata dei paesi della costa con la complicità di un furgone "bo-frost" che mi ha fatto da scudo al vento, regalandomi punte di 60kmh che in un battibaleno hanno fatto di me un missile da pianura capace di avvicinare record altrimenti impossibili.
Finito l'idillio del finto Cancellara , ho svoltato a sinistra in direzione Calvisio e poi verso la salita dei Ponti Romani snaturata da un folle disboscamento del quale non ho percepito l'utilità , una volta in quota ho cercato il tracciato di "gara" nella speranza di trovare qualche timida indicazione vista la pubblicità all evento, purtroppo però la sfida pare abbandonata a se stessa con nessun riferimento visivo ed alcuna segnalazione anche minima per capire l'esatto punto di partenza-arrivo e la seguente traccia da fare molto ad intuito con alcuni palesi "tagli" nei quali si capisce poco se si è fatto giusto o sbagliato, infatti io nel primo tratto ho anche allungato un pochino perdendo secondi preziosi proprio nel giro "buono"....
Bella l'iniziativa, bello l'evento, ma situazione sul posto piuttosto deludente e desolante.
Ma veniamo al tracciato spiegato da un comune mortale : si parte dal prato con una traccia di sterrato da seguire che dopo 100 metri si allarga inserendosi nell strada carrabile che invita a tirare ma che consuma anche ben presto lo sprint iniziale, di seguito si svolta subito a sinistra ( non come me che sono andato fino al cartello di legno a girare) con una curva insidiosa che immette sulla salita che non risulta lunga, ma per questo invita ad esagerare facendoti trovare a luce rossa accesa proprio nel tratto finale dove si dovrebbe volare via, subito il terreno presenta rocce fisse da superare, poi spiana appena con fondo smosso dove perdere la traiettoria è più semplice del previsto, poi la strada si impenna non appena si prende il primo tornate, e qua si capisce dal fiato che copre il rumore delle ruote che la festa è già quasi finita !, da qui a 200 mt è tutto un soffrire con rocce fisse, e non , a piantare grana ,facendo rimpiangere di non aver intrapreso la carriera di ballerino, finito il supplizio la pendenza si fa dolce ed i rapporti girano veloci fino alla curva secca sulla sinistra che con un brecciolino iper-insidioso ci prepara all ultimo sforzo prima della discesa.
Purtroppo l'ingresso al paradiso risulta più ostico del previsto, e la pietraia che segue condita da radici risulta difficile da digerire anche per un Vegano convinto mettendo ancora a dura prova fiato e gambe che una volta superato il menù di "terra" si dovranno preparare al toboga finale nel quale la scorrevolezza non basta , perché il pedalato ancora non manca, difficile prendere confidenza con le curve rialzate ed i cambi di ritmo, bisogna insistere ed insistere ancora sentendosi lenti come una lumaca a Monza cercando di limare secondi ma rischiando il fuoripista.
Terminato il parco giochi la fatica è praticamente terminata ed il tempo risulterà buono solamente se tutto sarà filato liscio, altrimenti si ricomincia.
Il mio tempo di giornata non è affatto imbattibile e sono consapevole di non essermi trovato in ottima condizione e dunque presumo di poter scendere di circa 60 secondi in una prova futura, oltre credo per e sia impossibile e capisco quanto si debba andare forte per portare a casa il Kom.
Tutto sommato comunque ho passato una piacevole giornata inanellando poi un giro completo della 24ore prima del rientro su strada per un totale di circa 80km disturbati solo da un clima per nulla primaverile.
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